Galleria fotografica

ORBASSANO - Resta di stretta attualità, anche in questa prima parte di estate, a livello politico la discussione sul raddoppio del termovalorizzatore del Gerbido. La vicenda è arrivata in consiglio comunale ad Orbassano, dove si è registrata la presa di posizione del consigliere Andrea Suriani.

«Durante l'ultimo consiglio comunale è stato approvato un ordine del giorno a tema compensazioni inceneritore. Indicava una serie di richieste per accettare l'ipotesi di ampliamento dell'inceneritore del Gerbido. Sono stato l'unico che si è astenuto – spiega Andrea Suriani - L’ipotesi di realizzare una quarta linea dell'inceneritore, rappresenta una scelta che avrà impatti ambientali, sanitari, economici e sociali per i prossimi decenni. Mi sono chiesto con quale logica si stia valutando un investimento da parte di TRM così rilevante, senza che sia stato chiarito il futuro assetto gestionale dell’impianto stesso, il cui affidamento all’attuale società scadrà nel 2034».

Sorgono spontanee altre domande per l’esponente dell’opposizione consiliare di Orbassano: «Chi gestirà l’impianto dopo quella data? Con quali modalità sarà selezionato il nuovo gestore? Quali garanzie saranno offerte ai territori coinvolti, in termini di trasparenza, controllo pubblico, e rispetto degli impegni ambientali e sociali? Quale sarà il ruolo degli enti locali, dei Comuni “sotto camino”, nella definizione di questo nuovo assetto? Chi attuerà le compensazioni previste? Le compensazioni non possono essere solo promesse generiche: devono essere definite, finanziate, calendarizzate e monitorate. Le quote compensative attribuite ad Orbassano sono risultate decisamente inferiori a quelle definite».

«Si è deciso di ampliare l’inceneritore quando ancora non esiste un bilanciamento tra impatto ambientale e benefici del territorio. Grave, anzi, direi gravissimo. Ancora una volta stiamo assistendo ad una presa in giro dei cittadini. Ai cittadini viene chiesto di migliorare la differenziata, di utilizzare gli ecocentri, di essere più attenti all’economia circolare dei rifiuti. E che cosa succede? Le tariffe della Tari continuano ad aumentare, chi differenzia in maniera corretta non viene premiato e infine, invece di investire in impianti di riciclo, di riuso, si decide di costruire una quarta linea dell’inceneritore a discapito dell’ambiente, facendo affidamento su delle nuove compensazioni quando ancora quelle vecchie non sono state del tutto attuate. Mi sono astenuto alla votazione, per provocazione e con la speranza che si possa far riflettere i cittadini ma anche gli enti coinvolti».