ORBASSANO - Sono arrivate le decisioni del giudice sportivo in merito agli insulti di matrice sessista rivolti all’arbitra Arianna Quadro durante la gara di Coppa Italia femminile tra Moncalieri Women e Pro Palazzolo, disputata a Orbassano. Il verdetto è chiaro e non lascia spazio a interpretazioni: la società Pro Palazzolo è stata sanzionata con un’ammenda di 500 euro e con l’obbligo di disputare una gara a porte chiuse, nonostante la squadra lombarda fosse impegnata in trasferta.
In due circostanze, l’arbitra è stata bersaglio di un’espressione irriguardosa e sessista, il tristemente noto «Vai a casa a lavare i piatti». Una frase che va oltre la semplice contestazione sportiva e che colpisce direttamente la dignità della persona e il suo ruolo professionale.
Fin da subito molti tifosi hanno preso le distanze dal provocatore, isolandolo e dimostrando che certi atteggiamenti non rappresentano la maggioranza di chi segue il calcio femminile. Nelle ore successive, anche le due società coinvolte hanno espresso pubblicamente la propria solidarietà ad Arianna Quadro, ventiseienne direttrice di gara della sezione Aia di Pinerolo.
Questa la decisione del giudice sportivo e la motivazione:
AMMENDA DI EURO 500 E OBBLIGO DI DISPUTARE N. 1 GARA A PORTE CHIUSE PRO PALAZZOLO
Per avere, al 29’ del primo tempo, un sostenitore chiaramente riconducibile alla Società in questione, rivolto in n. 2 circostanze, espressione irriguardosa di natura sessista all'indirizzo del direttore di gara. Sanzione così determinata x art 28 e art. 8 comma 1 lett. d) CGS.

