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CANDIOLO - Nell'aprile 2024, all’Hospice dell’Istituto di Candiolo, sono entrati in reparto due nuovi compagni speciali: Woody, un dolcissimo pastore australiano, e Leva, un elegante levriero Whippet. Con loro è partito un progetto di Pet Therapy pensato per offrire un po' di sollievo e serenità ai pazienti, in particolare a coloro che sono sottoposti a cure palliative. L'iniziativa ha dato i frutti sperati.

«In questi mesi abbiamo raccolto i dati clinici di 72 pazienti attraverso dei questionari che ci hanno permesso di capire meglio l’impatto del progetto e i risultati ci hanno colpito in maniera positiva - spiegano da Candiolo - Chi ha incontrato Woody e Leva, infatti, ha riportato una diminuzione di dolore (- 56%), ansia (-48%), difficoltà respiratorie (-40%) e malessere generale (-40%). Segnali inequivocabili che ci dimostrano quanto anche la presenza di un animale possa fare la differenza. E non è finita qui: a dicembre 2024 è partito anche un nuovo progetto di Cat Therapy nel reparto di Oncologia Medica Degenza, di cui vi terremo aggiornati più avanti».

«La Pet Therapy – ha commentato il dottor Piero Fenu, direttore sanitario dell’IRCCS di Candiolo – si inserisce nel panorama più ampio delle nostre iniziative di sostegno all’equilibrio psico-fisico dei pazienti oncologici, spesso profondamente scossi dal trauma della diagnosi e dai disagi contestuali all’iter terapeutico. Lo scopo sostanziale del progetto, denominato "Candiolo Cares" e a cui collabora anche Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro - Candiolo, è l’aumento della resilienza nei confronti della malattia attraverso esperienze in grado di destrutturare il “vissuto” doloroso e favorire il riequilibrio del corpo e della mente. Stiamo lavorando anche ad altre iniziative che si pongono questo importante obiettivo».