Partiti i cantieri per realizzare le tubature di acqua e fognatura del nuovo campo nomadi di via Freylia Mezzi. I lavori dovrebbero permettere al campo nomadi di essere operativo al massimo per la metà del mese di aprile. Il Comune, nel frattempo, ha anche trovato le “casette” prefabbricate da installare per permettere ai circa 20 nomadi dell'ex campo di strada Brandina, ora all'hotel Meditur, di poter avere un tetto sulla testa e trasferirsi nell'area Iren a ridosso delle palazzine lungo la via. Non più quindi roulotte, come si era cercato di trovare in un primo momento, ma moduli uguali a quelli che solitamente vengono utilizzati nei cantieri edili. Palazzo Civico li ha trovati a Piacenza, non senza difficoltà visto che le attrezzature reperite nel corso di queste settimane erano poi tutte state scartate: o perchè in cattivo stato di conservazione, oppure perchè non rispettavano le basilari regole di sicurezza.

I prefabbricati scelti, insomma, sono stati quasi una manna dal cielo, perchè la ricerca stava diventando quasi un incubo. Ma ora è (quasi) tutto pronto, con buona pace dei cittadini che abitano negli appartamenti lungo la via e che da subito si erano opposti fermamente all'inserimento del campo in quel punto. Praticamente a 200 metri da casa loro, incollato al cortile dove i residenti parcheggiano anche le auto nei box. Il Comune per garantire la sicurezza nella zona ha predisposto un servizio di controllo continuativo con la polizia locale e l'inserimento dei telecamere per avera una visuale di 360 gradi dell'area. Ci sarà anche il collegamento all'energia elettrica, con tanto di contatore sistemato proprio nella cantina delle case dei residenti, nonchè una barriera per interdire l’accesso al traliccio Terna poco distante e un'altra recinzione in metallo per delimitare l’area occupata dai nomadi.