«L’unica cosa di cui mi pento, e su cui sento di chiedere scusa è di aver pubblicato le foto su Facebook. Cosa che non farò mai più. Per il resto la storia è molto diversa da come è stata raccontata. Io non ho bloccato nessuna ambulanza, che peraltro non aveva la sirena inserita. E ho le prove». Giorgio Piccoli, 57 anni, è uno dei protagonisti di un episodio che sta infiammando il Web: il blocco di un’ambulanza che è stato immediatamente pubblicato sulla pagina Facebook del gruppo “Torino sostenibile”. Foto e video poi subito cancellati, ma intanto il danno era fatto e Piccoli, assieme a un altro automobilista, è stato denunciato per interruzione di pubblico servizio.

I fatti risalgono a una decina di giorni fa, quando Piccoli, di professione tassista, stava uscendo dall’interporto Sito, a Orbassano, con un cliente a bordo. Aveva imboccato la strada che si collega a Regione Gonzole, dietro l’ospedale San Luigi. E, racconta, ecco arrivare, dalla direzione opposta, in contromano, un’ambulanza. Il mezzo di soccorso ha cercato una traiettoria per passare ugualmente, ma si è trovata la strada sbarrata dalle auto, tra cui la Ford di Giorgio Piccoli. Dopo un po’ di discussioni tra il conducente del mezzo di soccorso e un’altra persona, l’ambulanza ha fatto retromarcia, ritornando verso Regione Gonzole. Piccoli ha immortalato la scena e ha poi pubblicato tutto sul noto social network, puntando il dito contro la manovra dell’ambulanza. Cosa che ha scatenato un putiferio di commenti e attacchi.

Tra coloro che hanno visto le foto anche i vertici della Cri beinaschese, che hanno provveduto a presentare una querela verso Piccoli e l’altra persona scesa dall’auto per parlare con chi stava guidando l’ambulanza: «C'era un uomo con un'emorragia interna in corso – spiega il presidente della Cri beinaschese, Davide Castelli -. l'ambulanza lo stava trasportando alle Molinette per essere operato. Era un codice rosso. Il veicolo aveva i lampeggianti accesi e stava per inserire la sirena all'imbocco della via presa in contromano. Poi si è trovato di fronte questi cittadini che non l'hanno lasciato passare. L'infermiera che era a bordo a un certo punto ha aperto il portellone dell'ambulanza mostrando che all'interno c'era un paziente grave. Noi dobbiamo tutelare pazienti ed equipaggio, la querela era un atto dovuto».

Piccoli si difende :«L’ambulanza non era in sirena. Ho le foto che dimostrano come il veicolo sia entrato contromano a luci e suoni spenti. Nessuno poteva sapere se dentro ci fosse o meno qualche paziente. L’ambulanza ha poi fatto retromarcia e solo dopo ha acceso i lampeggianti. Ho scattato delle foto al riguardo. Io non sono un criminale, sono un onesto lavoratore e ho parlato con la Croce rossa di Beinasco spiegando il tutto. Mi auguro che questa situazione finisca al più presto. Sono disposto anche a fare una donazione. Ma non per lavarmi la coscienza di qualcosa. L’unico errore che ho fatto è stato pubblicare le foto su Facebook». Torino sostenibile è un gruppo creato sul noto social network per, si legge nella descrizione, <postare immagini, video, commenti, link, proposte per costruire la Torino sostenibile di Domani>. Un gruppo creato sei anni fa durante le scorse elezioni amministrative per parlare di sostenibilità dove, inevitabilmente, gli argomenti possono a volte generare aspre discussioni o, come in questo caso, degenerare.