Il sindaco di Moncalieri Paolo Montagna ha rassegnato le dimissioni questa sera durante il consiglio comunale.
Lo ha fatto dopo che la delibera sul rendiconto della variazione di bilancio non è passata con 13 voti contrari e solamente 12 a favore e come da pronostico della vigilia, ha deciso di staccare la spina. Impossibile continuare con una maggioranza che continuamente è stata spezzata da problemi e posizioni contrastanti, tutte svelate nei consigli comunali che hanno avuto come protagonista principale la mancanza del numero legale.
A votare contro sono stati, come da previsione, il gruppo dei Moderati, che ha ribadito nell'intervento in consiglio del capogruppo Abelio Viscomi, che questa delibera non teneva conto, secondo le loro visioni, delle reali esigenze della città di Moncalieri, e soprattutto che i soldi presi per gli alluvionati dovevano essere estrapolati da capitoli diversi da quelli da cui sono stati trovati.
Durante i commenti dei vari gruppi politici è emersa poi la reale motivazione del perchè il Sindaco, alla fine, ha rassegnato le dimissioni: ovvero la diversa visione sull'Urbanistica ed il progetto dell'ex Dea che il TAR Piemonte, giorni fa, ha ordinato che ritornasse in consiglio comunale per una votazione più chiara. Il punto focale è proprio questo: l'urbanistica. Problemi che partono da tempo, con le aree dismesse, i progetti e i tanti consigli comunali saltati per mancanza del numero legale. Perchè tra Moderati e Pd non c'era praticamente intesa su nulla. In pratica, impossibile continuare così.
Il sindaco Paolo Montagna durante il suo intervento ha comunque lasciato intendere che è sua intenzione ricandidarsi. «Io vorrei capire perchè - ha detto il primo cittadino - i consiglieri non vogliono ritornare in consiglio comunale per rivotare il progetto della Dea come ha ordinato il tribunale. Perchè?».