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RIVALTA - Il consigliere comunale di Fratelli d'Italia, Massimiliano Rastelli, promotore e primo firmatario della petizione popolare sottoscritta da ben 325 cittadini, per richiedere lo spostamento delle due maxi cabine per la ricarica delle auto elettriche posizionate proprio di fronte ad una storica attività commerciale a Gerbole, in via Giaveno, si dice incredulo e amareggiato per la scelta del sindaco Sergio Muro e della sua giunta, «di ignorare le richieste di tanti cittadini, oltre che dei commercianti della zona, e pensare di cavarsela con dei murali sulle pareti del manufatto, anziché spostare queste cabine in luogo più idoneo e rendere più armonico ed equilibrato lo sviluppo urbanistico e commerciale dell’area che da anni aspetta la tanto attesa riqualificazione, a partire dalla gestione della viabilità e dalla rimozione dei new jersey ormai divenuti tristemente parte dell’arredo urbano».

«È possibile - si domanda il consigliere dell’opposizione Massimiliano Rastelli - che nessuno dell’amministrazione comunale abbia controllato adeguatamente il progetto, le dimensioni e i prospetti, prima di concedere l’autorizzazione e il permesso di costruire? Possibile che nessuno si sia accorto del forte impatto visivo ed estetico di tali manufatti? Possibile che nessuno si sia reso conto che tali manufatti avrebbero poi causato l’abbandono della manifestazione motociclistica che da tanti anni si svolgeva in quell’area di Gerbole e un danno economico alla storica attività commerciale alle sue spalle?».

Fratelli d'Italia presenterà un’altra interrogazione per sapere «chi ha pagato questi murales, dato che la Giunta Pd, ha concesso gratuitamente il suolo pubblico, per ben 15 anni, ad una società privata avente scopo di lucro: crediamo che sarebbe a dir poco irresponsabile ed economicamente svantaggioso per le casse comunali, correre maldestramente ai ripari, dopo le numerose proteste, e far pagare a tutti i contribuenti rivaltesi gli errori di questa amministrazione».